I nostri pensieri divengono il nostro mondo. Noi diventiamo ciò che pensiamo. Questo è l'eterno mistero. (Maitri Upanisad)

mercoledì 2 novembre 2011

Yogavasistha: i racconti del saggio Valmiki














Lo Yoga Vasishtha è un antico e importante  testo sanscrito sul Vedanta. Vasishtha era un grande Rishi che impartì la conoscenza suprema al principe Rama, suo discepolo. L’opera è attribuita a Maharishi Valmiki – il sommo poeta del Ramayana – che racconta gli insegnamenti che Vasishtha trasmise a Rama servendosi di antiche e bellissime storie.

Vasishtha inizia progressivamente Rama alla conoscenza dell’Anima e nello stesso tempo gli spiega come e perché deve agire nel mondo. Chi pratica la ricerca del Sé o dell’Assoluto troverà in questo libro un tesoro inestimabile. Chi lo studia con mente concentrata può ottenere l’illuminazione; le persone assetate di liberazione trarranno certamente beneficio dal suo studio e vi troveranno una miniera inesauribile di conoscenza e di pratiche istruzioni spirituali.

Secondo lo Yoga Vasishtha, il mondo dell’esperienza con tutte le sue leggi, gli oggetti, lo spazio e il tempo sono soltanto creazioni della mente. Il suo insegnamento principale è che tutto è Coscienza, incluso il mondo materiale: il mondo è solo il gioco della Coscienza.

"Vasista disse: Colui che è  investito delle qualità che ho enumerato è qualificato ad ascoltare ciò che sto per rivelare. Tu sei invero una tale persona, o Rama. Soltanto colui che è maturo per la liberazione può udire questo. Ma questa rivelazione è capace di condurre alla liberazione anche se non la si desidera, proprio come una luce è capace di illuminare gli occhi di un dormiente. Colui che semina il seme della conoscenza di questa scrittura, presto otterrà il frutto della realizzazione della Verità. Colui che ascolta e riflette sull' esposizione di questa scrittura gioisce di una saggezza insondabile, una ferma convinzione e un'imperturbabile calma di spirito. Presto diventa un saggio liberato la cui gloria è indescrivibile. Colui che  studia questa scrittura e ne contempla il significato non ha bisogno di intraprendere austerità, meditazione o japa, dato che non c'è nulla di più grande della liberazione concessa dallo studio di questa scrittura. O Rama, quando una verità che non è stata personalmente sperimentata viene ascoltata, non la si afferra, eccetto che con l'aiuto di un esempio. Questi esempi o parabole sono stati usati in questa scrittura con uno scopo definito e un'intenzione limitata. Non devono essere presi letteralmente, né il significato deve essere portato oltre l’intenzione. Quando la scrittura viene studiata in questo modo, il mondo sembra un sogno o un'illusione".

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